Sulla scia della Santa Famiglia di Nazareth


Anche quest'anno la Parrocchia San Natale 2011, NissoriaGiuseppe di Nissoria ha celebrato la festività della Santa Famiglia, giorno 30 dicembre 2011. L'intera comunità è stata coinvolta nella celebrazione eucaristica che ha visto come protagoniste le coppie che quest'anno hanno festeggiato i loro anniversari di matrimonio,alle quali è stata consegnata un'immagine raffigurante la Madonna col Bambino Gesù ed, in particolare, a coloro che hanno festeggiato il 25esimo, 50esimo e 60esimo anniversario di matrimonio è stata consegnata una pergamena ricordo firmata da Mons. Vescovo Salvatore Muratore e dal parroco.

L’omelia è stata ricca di spunti di riflessione sulle tematiche riguardanti il ruolo della famiglia nella società del nostro tempo. Il parroco Don Giuseppe La Giusa, ha tracciato in maniera alquanto esaustiva, l’excursus storico della famiglia, partendo dalla Santa Famiglia di Nazareth, nella quale il Figlio di Dio è entrato assumendo la natura umana e arrivando alla famiglia così come si presenta ai nostri giorni, ovvero minacciata da una profonda eclissi di valori e da una perdita dei ruoli. Ciò che è stato evidenziato, è stato appunto il fatto che oggi all’interno dei nuclei familiari, per poter ricomporre quell’unità di cui la famiglia necessita per poter crescere, occorrerebbe un’”ammissione di colpa” da parte dei genitori, i quali devono comprendere che i figli appartengono a Dio e non possono pertanto manipolarli a loro piacimento, dall’altro lato, però, i figli devono riabituarsi a riconoscere il ruolo genitoriale e tutto ciò che esso comporta.


Un altro importante spunto di riflessione è emerso dalla Prima Lettura, in cui si parlava di Abramo e della sua profonda fede in Dio che lo ha indotto a dare a suo figlio, un nome che ne ha sottolineato profondamente l’identità, l’educazione e la formazione, caratteristiche che oggi purtroppo, risultano essere carenti a causa dell’assenza dei valori che investe la nostra società. Il parroco ha, inoltre, sottolineato come la famiglia ha il dovere di educare i propri figli nella fede e nell’amore sin dalla tenera età, poiché in quella fase la mente dei bambini risulta essere priva di pensieri malsani e quindi più propensa ad introiettare gli insegnamenti di Dio. Se i bambini crescono in un ambiente familiare colmo di fede e amore, questo plasmerà la loro personalità e neanche i piaceri materiali che la società propone, riusciranno ad allontanarli da Dio. Ciò che in conclusione è emerso dall’omelia è stato un appello alle famiglie di oggi, affinchè i genitori siano, in primis, testimoni della fede per i loro figli, essendo pur coscienti che i tempi in cui viviamo non sono per niente facili da affrontare, ma col sacrificio e seguendo l’esempio della Santa Famiglia di Nazareth, questo non sarà un compito arduo da portare a termine, bensì semplicemente un piacere che arricchirà sicuramente la nostra società, partendo dalla sua cellula più piccola, ossia la famiglia.

Samantha Pergola

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