Quando il carnevale nissorino sembrava finito ancor prima di essere iniziato…ecco che è la parrocchia che si attiva per far vivere a bambini e giovani giorni di spensieratezza, con balli, burle e scherzi tipici dell'atmosfera carnascialesca. Quest'anno ad organizzare il carnevale nissorino in parrocchia, sono stati i catechisti di comune accordo col parroco don Giuseppe La Giusa, i quali trascorrendo parte del loro tempo nelle varie attività parrocchiali con i bambini hanno deciso di organizzare stupendi pomeriggi danzanti e festosi presso i locali del salone parrocchiale.
I bambini e i giovani hanno accettato l'invito con molto entusiasmo, accorrendo numerosi; non è stata scelta una tematica ben definita per i costumi di carnevale, ma si è lasciato libero sfogo alla fantasia e alla vivacità dei bambini. La prima giornata di carnevale quest'anno è coincisa con la "Giornata della Vita" ed ha riscosso particolare successo, ma i catechisti e il parroco non si sono voluti fermare a quella occasione e con impegno hanno organizzato un proseguo di carnevale "con i fiocchi".
Il salone parrocchiale è divenuto scena del sano e puro divertimento dei bimbi e giovani, che hanno ballato e scherzato a suon di trombette, con coriandoli e miriadi di stelle filanti, danze intervallate da stuzzichini e bevande offerte dal parroco e dagli accompagnatori. L'armonia ha giocato un ruolo fondamentale, i bambini, con il loro entusiasmo e la loro voglia di fare, sono riusciti a coinvolgere nelle danze e nel divertimento i loro catechisti, riuscendo a creare un'ottima sinergia.
Queste iniziative curate dal parroco e dai catechisti-accompagnatori non fanno altro che incrementare la partecipazione dei ragazzi alla vita della comunità parrocchiale, si deve sviluppare una nuova coscienza collettiva che veda la Chiesa e tutti i suoi luoghi, non come un qualcosa di alieno, dove ci si passa un'ora del proprio tempo per il catechismo, bensì la Chiesa e la partecipazione alla vita parrocchiale devono divenire sempre di più, parte integrante della vita quotidiana di ogni buon cristiano, per questo bisogna partire dall'alimentare questa voglia di partecipazione proprio dai piccolini e dai giovani, il nostro futuro.